Metti in luce la tua luce – Intervista a Valeria Sechi
Ciao,
C’è chi insegue i riflettori, e chi li accende da dentro.
Valeria Sechi – modella, formatrice, attivista del pensiero libero – la luce ha imparato a portarla con sé, ovunque vada. Con un cuore ribelle e una piuma leggera, sfida gli stereotipi legati all’età e alla bellezza, e con il suo progetto MODELLIAMO ha già aiutato più di cento donne a riscoprirsi protagoniste davanti (e dentro) allo specchio.
Abbiamo scelto Valeria per creare insieme un nuovo mantra: “metti in luce la tua luce”, una frase che è un promemoria potente, un piccolo atto di rivoluzione personale.
In questa intervista ci racconta cosa significa per lei brillare senza chiedere il permesso, come ha trasformato le difficoltà in atti catartici, e perché ogni donna dovrebbe avere il diritto – e il coraggio – di risplendere a modo suo.
Leggerla è come fare un passo in più verso la propria luce.
Nome: Valeria
Soprannome: greymodel
Professione: modella
Segno zodiacale: toro
Drink preferito: gin tonic
Dicono di te: che sono naturalmente dopata
La cosa più divertente che hai fatto?
Un campeggio dentro casa quando gli ufficiali giudiziari ci hanno portato via tutto.
Non ricordo di aver mai riso tanto dopo aver versato così tante lacrime.
É stato catartico.
Sei una modella age diversity, ci spieghi come hai intrapreso questa carriera?
In maniera assolutamente autarchica mi sono lanciata proponendomi alle agenzie perché ero stufa di vedere che le donne della mia generazione sparivano dai radar della comunicazione commerciale e vedere creme anti rughe pubblicizzate da ventenni mi faceva sentire presa per i fondelli.
L’avere una profonda consapevolezza dello scorrere del tempo ed essere "libera di fare ciò che è funzionale al proprio benessere, senza preoccuparsi dell'età, di giudizi o critiche", suona davvero come un super potere, una cosa molto difficile da fare. Come traduci questa consapevolezza nella vita di tutti i giorni?
É un super potere! Perché ti libera dal peso di aspettative sociali e culturali, rendendoti leggera.
Ogni giorno ricordo a me stessa che essermi svegliate non è né scontato nè banale, é un dono.
Penso che, in fondo, potrei morire in qualunque momento e di fronte a questa assoluta certezza tutto si ridimensiona, ogni attimo diventa talmente prezioso che lo scorrere del tempo risulta una danza meravigliosa da assecondare con gratitudine, non una lotta controcorrente come salmoni che risalgono faticosamente le acque, un dispendio di energie che sento di voler investire in altro modo che non sia contrastare il percorso della mia vita con tutto ciò che comporta.
Fluire é la cosa più dolce che ci sia e mette nel giusto flow per godere del viaggio che, ricordiamolo, é un viaggio di sola andata.
Sul tuo sito web hai scritto:
"Ogni donna ha il pieno diritto di affrontare l’invecchiamento come meglio ritiene, il fatto che io non desideri intervenire sul mio corpo non significa che sia sbagliato farlo o che gli altri non dovrebbero farlo, ma semplicemente è qualcosa che non mi appartiene. Mi batto perché ognuna possa in questa fase della propria vita rifiorire come più le è congeniale, indipendentemente dall’età che ha e dal punto da cui parte".
Atteggiamento innato o consapevolezza acquisita con l'età e quindi nel tempo?
Direi innato, o meglio connaturato.
Connaturato al rispetto dell’altro e quindi delle sue scelte e del suo approccio alla vita.
Ogni donna dovrebbe sentirsi libera di affrontare l’avanzare degli anni come più le piace, libera di gestire il proprio corpo come meglio crede.
Una cosa che a me non piace non significa che sia sbagliata, troppo spesso tendiamo a usare noi stessi come unità di misura del mondo intero e questo cozza profondamente col concetto di rispetto che per me è un valore fondante della mia esistenza.
Hai creato MODELLIAMO, il primo corso di formazione full-immersion per tentare la carriera di modella over-anta. Sono più di 100 le donne che, a partire dal 2022, hanno già partecipato alle varie edizioni del corso.
"Dammi tre parole" per descrivere questa esperienza.
Rivoluzionaria
Coraggiosa
Appagante
Viene da pensare che una donna come te, dopo una vita diversamente facile, sappia perfettamente come difendersi e allontanare la negatività e che, dunque, non abbia alcun bisogno di amuleti.
È così? Oppure hai anche tu un portafortuna, un oggetto che ti piace tenere con te, un luogo, una persona o qualunque cosa che ti fa sentire protetta?
Quello degli amuleti più che un bisogno è un promemoria.
Ci sono oggetti che mi ricordano i miei valori e mi ancorano alla mia storia così da rendermi forte e poter tenere lontani dalla mente e dal cuore tutte quelle negatività che, spesso per imprinting familiare o retaggio culturale, ci zavorrano impedendoci di spiccare il volo.
Ci hai scelto per rappresentare il tuo mantra "Metti in luce la tua luce".
Che cosa significa?
Significa ricordarsi di essere protagonisti della propria vita.
Un reminder che serve soprattutto a noi donne che troppo spesso tendiamo ad anteporre tutti a noi stesse.
In un paese a forte matrice cattolica come il nostro, la figura femminile è indissolubilmente legata al concetto di cura, cura del prossimo: che è una cosa bellissima, ma che non può avere una logica sana se praticata con l’abnegazione di sé.
Non si può illuminare il cammino di nessuno affinché percorra la sua strada in sicurezza, se la nostra lampada è spenta.
Mettere in luce la propria luce é rivendicare il diritto di brillare prima di tutto per sé stesse, per poi decidere a chi donare questa luce e come usarla.
Perché consiglieresti Amuletika?
Perché permette, a chi la sceglie, di esprimersi: offre la straordinaria opportunità di riconoscersi in qualcosa che risuona con te.
Ho amato creare la mia collana, in cui ho appeso un cuore ed una piuma.
Sintetizzano perfettamente il mio approccio alla vita: il cuore perché se nelle cose non ci metto cuore che le fai a fare? Persino la parola CORaggio dalla radice latina cor significa “mettere il cuore in ciò che si fa”.
E la piuma rappresenta la leggerezza, indispensabile per affrontare e godere la vita.
Quella leggerezza magistralmente descritta da Calvino come “la capacità di planare sulle cose dall’alto” avendo, quindi, sempre la giusta prospettiva di ridimensionamento che permette di assegnare alle cose il giusto peso specifico.
Poter dire tutto questo con due semplici pendenti é un grande dono di sintesi di Amuletika.
Scopri di più sul progetti di Valeria > MANIFESTO PRO-AGE



Nel frattempo, ti lasciamo una canzone che ci fa pensare a quest’intervista:
Bacetti, G.🌸